Olio pugliese Intini e ricette antiche: zuppa di legumi e cime di rapa

Amo l’olio d’oliva follemente, e tempo fa l’ho raccontato molto bene anche su un’altro post. Amo l’olio per come riesce ad esprimere la meravigliosa biodiversità italiana: ogni luogo con un suo microclima e un ulivo diverso, un sapore ed un profumo caratteristico, come il vino, il latte e molti altri prodotti della terra…
ulivo puglieseDopo aver passato qualche anno all’estero, sono tornata a metà anni ’90 in Italia e mi sono appassionata ad ogni suo paese, città e regione per ovvi motivi di bellezza e tradizione.
Ma c’è una regione che ho nel cuore più di altre, la regione che mi accoglie tutte le estati: la Puglia, dove trascorro un mese in riva al mare, nuotando, passeggiando sulla spiaggia e cucinando. Perché in questa terra mangiare è una cosa serissima, ed io per questo l’adoro. La spesa è sacrosanta e si possono passare ore a disquisire su dove si possa trovare la migliore mozzarella, il tarallo più buono, il pesce appena pescato o il macellaio perfetto. Per non parlare di quando ci si mette a cucinare e poi di quando si mangia..
Per farvi capire meglio vi suggerisco di leggere anche di me e delle amiche che facciamo i taralli.

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Diario di una ricetta, Rubacuori al cioccolato e amarena

Siamo arrivati alla fine di Diario di una ricetta per Caffarel e questa volta mi sono data alla pasticceria, pur sapendo di essere più brava nella panificazione. Sono convinta che in pasticceria la creatività debba per forza essere abbinata ad una grande esperienza e in qualche caso anche a delle competenze ingegneristiche. Penserete che scherzo, e invece no!
Preparare un pasticcino, vuol dire conoscere i pesi, le consistenze e agire con grande precisione. Per questo, quando mi capita di aver bisogno di un consiglio, chiamo sempre la mia amica Luisa, ingegnere meccanico con una passione enorme per i dolci. Ho chiesto a lei di verificare la possibilità del mio dolcetto: Cosa faccio Luisa? Cosa metto sopra il dolcetto al cioccolato, una chantilly all’amarena o una crema al burro?

Luisa ha una pazienza infinita e tutta la mia stima. Mi consiglia la crema al burro, a cui aggiungere il cacao… ma io da brava pasticciona aggiungo anche del cioccolato nero fuso. In effetti meno burroso, ma anche meno “sostenuto”, quindi vi dico già che conviene aspettare l’ultimo momento per decorare i dolcetti con la crema al burro e l’amarena…

Dolcetti al cioccolato
Ingredienti:
200 gr di cioccolato fondente Caffarel, 180 gr di burro, 3 uova fresche intere, 50 gr di panna fresca, 60 gr di zucchero, 100 gr di farina, 1/3 di una stecca di vaniglia

Preparazione:
In una ciotola capiente sciogliere il burro e la cioccolata a pezzetti, o a bagno maria o con qualche minuto in microonde a media potenza. Aggiungere la panna, lo zucchero e i semini della vaniglia. Mescolare bene e aggiungere un uovo alla volta, sempre mescolando. Per ultimo aggiungere la farina ben setacciata e finire mescolando per ottenere un composto ben amalgamato. Potete cuocere in una teglia quadrata, imburrata e infarinata  a 160° per 25 minuti, o se li avete, riempire dei piccoli stampi di silicone e cuocere per 15 minuti sempre a 160°

Formine di silicone

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Mazzancolle vestite con pancetta e sfoglia

Venerdì scorso siamo ripartiti con Master del Fresco per raggiungere Parma, la patria del buon mangiare e dei prosciutti, dove abbiamo trovato una bellissima accoglienza e tanta attenzione.
Nello mi ha lasciato un’altra ricetta, che io mi sono premurata di rifare a casa…

Mazzancolle vestite con pancetta e sfoglia
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Polenta veloce e gorgonzola

Stasera ho accettato un bell’invito da parte del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola. Abbiamo chiacchierato e degustato il Gorgonzola con la cioccolata, il miele, le mostarde e i cocktail, ma anche con l’insalata belga e il sedano. gorgonzola
L’ultimo abbinamento credo che sia veramente il mio preferito: la morbidezza del formaggio e la freschezza profumata del sedano creano un contrasto a cui io non resisto.
Ho scoperto da piccola “La gorgo”, come la chiamava mio papà negli anni ’70, quando i formaggi sulle tavole italiane, si distinguevano per la buccia rossa o nera. Nonostante fossi inappetente (bei tempi 😉 ) quel formaggio con i fili grigio blu di muffa, mi piaceva e mi soddisfava… Continua a leggere

Master del Fresco in giro per l’Italia

È da ottobre che ho iniziato ad andare in giro per il progetto “Master del Fresco” di Pam Panorama: prima Torino, poi Milano e venerdì scorso Marghera, vicino Mestre. Insieme a Nello Capuozzo e Stefano Zili, formatori di professione all’interno di Pam Panorama che girano tutti i punti vendita in giro per l’Italia, per controllare il servizio dietro i lunghi banconi del pesce. Con loro e con i clienti ci diamo appuntamento per parlare di pesce fresco: dalla riconoscibilità della freschezza, alla tracciabilità, alla stagionalità, e alle mille ricette che possono arricchire il nostro modo di portare il pesce in tavola.

Ovviamente sto imparando tanto e queste giornate spiegano bene quanto i consumatori abbiano voglia di crescere in consapevolezza. Sono tante le domande sui prodotti, le richieste di dimostrazioni sulla pulitura, ma anche la voglia di chiacchierare e conoscere meglio le persone dietro al bancone.

Il prossimo 30 novembre sarò a Parma con Nello e so che sarò da qualche altra parte il 14 dicembre. Ma quello che non dimentico, è che voglio andare a Chioggia e salpare con uno dei nove pescherecci che pesca in esclusiva per loro. Sul banco tutto ciò che è pescato da questi pescherecci viene segnalato con il cartellino che dichiara “Barca del Giorno”
E io che sono peggio della bimba che vuole andare in gita, sto facendo di tutto per andare in mare con loro…
Nello Capuozzo, che è un’immensa fonte di consigli per cucina con il pesce, mi ha anche lasciato una ricetta facile e veloce che vi riporto Continua a leggere