Riso Carnaroli integrale con barbabietola, semi di girasole e germogli di ravanello

Ho riscoperto il riso recentemente. Ho scoperto che l’autentico riso carnaroli è un’altra cosa. Ovvero, se prima mangiavamo il risotto una volta ogni 10 giorni, adesso mi capita almeno 1/2 volte a settimana. Certo non più soltanto funghi porcini o salsiccia e zafferano, come faceva mio marito Marco, ma riso alle verdure, alle nocciole, agli aromi, all’arancia… Insomma ci stiamo sbizzarrendo, e in questo caso ho voluto usare la barbabietola, che mi piace moltissimo per la sua dolcezza, i semi tostati del girasoli e dei semplici germogli di ravanello. Una parte di me vorrebbe diventare vegetariana. Poi mi guardo intorno e mi dico: ok lasciamo che le ragazze abbiano tempo di convincersi, nel frattempo cucino delle verdure…

Ingredienti
400 di Riso autentico carnaroli della Riserva San Massimo
3 barbabietole cotte al forno
200 gr di semi di girasole
50 gr di olio di semi di girasole spremuto a freddo
2 cucchiai di aceto bianco
60 gr di germogli di ravanello
sale q.b.
Preparazione
Cuocere il riso integrale in abbondante acqua salata per 1 ora. Scolare bene il riso e condirlo in una ciotola capiente con l’olio di girasole. In una ciotola più piccola tagliare a cubetti le barbabietole e condirle con l’aceto. In un padellino tostare i semi di girasole ed aggiungerli nella ciotola del riso, insieme ai cubetti di barbabietola. Decorare con i germogli di ravanello e servire tiepido o a temperatura ambiente.

Polpettine di pesce per Aperitò

Sono cresciuta a Torino, la città dell’aperitivo. I bar del centro, le olivette, i salatini e il vermouth. Negli ultimi tre decenni l’aperitivo ha guadagnato terreno e ricchezza di proposta, tant’è che se lo propongo a casa mia, diventa un pre-cena. Un modo per dire agli amici: Passa dai, stiamo insieme, mangiamo qualcosa…
Poi si comincia a parlare a cuinare, in modo informale e naturale: l’importante, in questo caso, sono le parole.

A Torino in questi giorni, fino al 24 aprile c’è Aperitò la prima manifestazione italiana, interamente dedicata a questo rito, se siete in zona, fatevi un aperitivo 😉

Io vi propongo una ricetta facile e salva-aperitivo

Polpettine di pesce

Ingredienti

300 gr di pesce cotto e spinato
100 gr di pangrattato
50   gr di farina
1 uovo
50 gr di formaggio pecorino grattugiato
sale
olio

In una ciotola sbriciolate il pesce, aggiungete il pangrattato, il formagggio e impastate un po’, poi aggiungete l’uovo e il sale e amalgamate bene. Formate le polpettine e rotolatele nela farina. Immmergetele nell’olio bollente e friggetele velocemente. Mettetele su un piatto con la carta assrbente per togliere l’olio in eccesso e servite.

La norvegia è vicina

Mi sembra ormai passato tanto tempo dal mio viaggio in Norvegia. Ripenso alla luce, al silenzio, ai paesaggi bianchi, grigio e azzurri. Agli occhi chiari delle persone che ho incontrato e che mi hanno trasmesso serenità, quella serenità che riesci ad avere quando ti senti perfettamente inserito nel tuo ambiente e nel tuo contesto, quando anche il freddo non ti urta e la natura intorno a te è in armonia.
Come avrete capito mi manca un po’ e non vedo l’ora di tornarci e portare le persone che amo, la mia famiglia. La cosa buffa è che qualche giorno fa (ed è da altrettanto tempo che volevo raccontarne) nelle mie corse milanesi, in bici tra un brainstorming in agenzia, una visita dal medico per la figlia, e delle cose da scrivere, mi sono imbattuta in un vero e proprio concerto di una famiglia norvegese che è stata in viaggio intorno al mondo per mesi. La più piccola, una vera cantante dalla voce grande, il viso piccolo e la treccia lunga.

 

Mezze maniche con peperoni, pomodorini e Salmone Norvegese

Tempo preparazione: 20 minutes

Mezze maniche con peperoni, pomodorini e Salmone Norvegese

Ingredienti

  • 400 gr di Salmone Norvegese fresco - 400 gr di mezze maniche - 100 gr di pomodorini pachino - 2 peperoni (uno giallo e uno rosso) - 1 cipolla bianca - olio evo - sale qb

Istruzioni

Pelate i peperoni con un pelapatate e tagliateli a brunoise (cubetti piccolissimi).

In una padella preparate un soffritto con cipolla bianca e fate rosolare i peperoni con i pomodorini tagliati in quattro. Fate cuocere a fuoco basso, aggiungendo eventualmente un mezzo mestolo di acqua. Dopo circa 10 minuti, unite il salmone a cubetti e terminate la cottura per altri 2-3 minuti.

Intanto in abbondante acqua salata cuocete la pasta, scolatela al dente e saltatela in padella.A piacimento terminate con una grattugiata di ricotta salata.

Infine per esaltare le verdure si possono aggiungere zucchine e melanzane.

http://www.paolasucato.it/2012/06/17/362/

Ho smesso di correre ed ho ascoltato. Mi sono emozionata e li ho filmati. Essere famiglia viaggiando per il mondo dev’essere un’esperienza incredibile. Un modo per scoprirsi a vicenda e conoscersi profondamente. Loro sono partiti dalla Norvegia ed io vorrei tornare.
Le ragazze di Norge devono aver sentito la mia nostalgia e mi hanno mandato una ricettina con il salmone norvegese. Io mi sono apparecchiata con la tovaglietta souvenir e mi sono seduta al sole a mangiare. In fondo tutti noi abbiamo bisogno di luce. E di musica, e di viaggio…

 

Visto che Buono e il social cooking

Mi vergogno sempre un pochino quando mi nominano un personaggio famoso ed io devo ammettere che no, non lo so, non conosco, non guardo la tivvù. In questo caso però, quando mi hanno chiamato per propormi la sfida in cucina sul sito Visto che Buono e mi hanno detto che il mio agguerrito sfidante sarebbe stato Dj Frank ho realizzato che in effetti non sento neanche la radio. Già, nell’epoca degli iPod e delle selezioni personalizzate, a me mancano quei bei radioloni gracchianti su cui smanettavamo negli anni ’80.

Adesso sto molto ai fornelli e ancor di più al computer, mi sono abituata ad andare su youtube e a cercarmi i miei pezzi preferiti. La radio però mi manca e l’energia di Frank nella mia cucina mi ha fatto venir la voglia di ricomprarla, secondo voi ne esistono ancora?

Torniamo alla nostra sfida, che aveva come tema I tempi flessibili: io ho preparato L’antipasto dell’emigrante piemontese composto dalle uova con la salsa tonnata, le zucchine alla menta e il peperone arrosto con la bagna caoda. Una roba da veri piemontesi emigrati che hanno voglia di riconoscersi nei sapori forti, con il vantaggio che sono tutte ricette abbastanza veloci.
Dj Frank invece, mi ha sfidato con il salmone al cartoccio con la salsa verde. (Giusto per darmi fastidio e rimanere in zona 😉

Se volete scoprire chi ha vinto guardate il video e scoprite le ricette! (ascoltando il blues che la regista mi ha dedicato)

Se volete potete lanciarvi anche voi in una sfida e, iscrivendovi al concorso di Visto che Sfida potrete trovarvi in un bel faccia a faccia con la mia amica e grande foodblogger Sandra Salerno di Un tocco di zenzero
Oppure divertirvi a vedere le altre sfide che sono state registrate con i blogger

p.s.
Non volete sapere chi ha vinto? 😉

Taste of Milano: La città comincia a colorarsi di Food

Taste of CibVs

Fin dalla prima edizione, mi sono appassionata a Taste of Milano. Facile, dice chi mi conosce; fanatica come sei di cucina, di eventi food, di prodotti, di territorio in veste enogastronomica, come potrebbe non appassionarti? Nella mia fanatica ingenuità, in fondo vorrei che tutti gli italiani e in questo caso i cittadini milanesi, s’innamorassero di questo mondo, che mentre racconta di sè, racconta di tutti noi.
All’ippodromo di Milano dal 17 al 20 maggio ci saranno gli Chef, i produttori, i blogger, gli appassionati, i mangioni e…

Quest’anno cucinerò anch’io: Nel programma di  Taste of CibVs sarò in coppia con un grande produttore d’olio: Fabio Sidoti
Prodotti Fabio SidotiCon il suo olio strepitoso e il suo paté di pomodori secchi, ho immaginato ciò che mi piace di più: pane, olio e pomodoro. Il pane però l’ho fatto io, e ho cercato nella mia memoria il pane che da bambina a Torino mi mandavano a comprare, il pane siciliano con il cimino. Ho scoperto poi che quel pane siciliano non è esattamente la ricetta siciliana, ma gli assomiglia molto.
Ho ricordato la forma panciuta, il colore dorato e il sesamo che da piccola chiamavo cimino, e che oggi la mia amica Claudia, siciliana vera, me lo ha ricordato.
Ho ricordato la mollica più gialla e quindo ho aggiunto la rimacinata di semola.
Chissà se la mia ricetta si avvicina un pochino a quella autentica? Lo chiederò a parenti ed amici siciliani…

Pane siciliano con il cimino

Tempo preparazione: 3 hours

Tempo cottura: 45 minutes

Tempo totale: 3 hours, 45 minutes

Pane siciliano con il cimino

Ingredienti

  • 300 gr di farina 0
  • 200 gr di semola rimacinata
  • 300 gr di acqua
  • mezzo cubetto di lievito di birra
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di miele
  • acqua e olio per spennellare

Istruzioni

In una ciotola preparare il lievitino: sciogliere il lievito e il cucchiaino di miele in 60 gr di acqua, aggiungere 100 gr di farina 0 e impastare velocemente. Formare una pallina e lasciare lievitare per almeno 30 minuti coperta da un telo umido. Unire in una ciotola più grande la farina e l'acqua restante al lievitino. Cominciare a impastare e appena l'acqua viene assorbita dalla farina aggiungere anche il sale. Formare una bella palla e riporla nella ciotola ancora coperta e lasciare lievitare altri 45 minuti. Riprendere la palla che dovrà essere raddoppiata del suo volume e formare i due filoni panciuti. Riporli in una teglia foderata di carta da forno e spennellare con un'emulsione di acqua e olio. Spargere i semi di sesamo (cimino) e farli attaccare bene all'impasto, senza schiacciarlo. Infornare a 250° per 15 minuti e abbassare a 180° per gli altri 30 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare su una gratella

http://www.paolasucato.it/2012/05/15/taste-of-milano-la-citta-comincia-a-colorarsi-di-food/

Ok, ma abbiamo detto che c’è l’olio e anche i pomodori, che come dice mia figlia Blanca, l’undicenne di casa: “Pane e olio è la cosa più buona che c’è e poi l’estate anche di più se sopra ci schiacci i pomodori…” Allora con Fabio Sidoti e Emanuele Bonati in aiuto per il titolo, abbiamo immaginato i…
Pomodorini tronfi: quando un pomodoro è pieno di sè
Svuotate 6 pomodorini per ogni persona e salvate in una ciotola il liquido e la poca polpa. Aggiungete nella ciotola 2 fette di pane siciliano, 2 acciughine sott’olio e due cucchiai del Patè di pomodori secchi Sidoti Mixate bene e riempite i pomodorini. Decorate con sale aromatizzato al basilico e condite con un filo d’olio extra vergine Sidoti

Pomodorini Tronfi: quando un pomodoro è pieno di sè

Io vi aspetto il 18 maggio alle 12.30 a Taste of Milano 🙂