Olio pugliese Intini e ricette antiche: zuppa di legumi e cime di rapa

Amo l’olio d’oliva follemente, e tempo fa l’ho raccontato molto bene anche su un’altro post. Amo l’olio per come riesce ad esprimere la meravigliosa biodiversità italiana: ogni luogo con un suo microclima e un ulivo diverso, un sapore ed un profumo caratteristico, come il vino, il latte e molti altri prodotti della terra…
ulivo puglieseDopo aver passato qualche anno all’estero, sono tornata a metà anni ’90 in Italia e mi sono appassionata ad ogni suo paese, città e regione per ovvi motivi di bellezza e tradizione.
Ma c’è una regione che ho nel cuore più di altre, la regione che mi accoglie tutte le estati: la Puglia, dove trascorro un mese in riva al mare, nuotando, passeggiando sulla spiaggia e cucinando. Perché in questa terra mangiare è una cosa serissima, ed io per questo l’adoro. La spesa è sacrosanta e si possono passare ore a disquisire su dove si possa trovare la migliore mozzarella, il tarallo più buono, il pesce appena pescato o il macellaio perfetto. Per non parlare di quando ci si mette a cucinare e poi di quando si mangia..
Per farvi capire meglio vi suggerisco di leggere anche di me e delle amiche che facciamo i taralli.

Ogni anno è sempre più bella e rigogliosa, con aziende che si rilanciano con grande attenzione alla qualità, che si propongono in Italia ed all’estero e che m’inorgogliscono come cittadina di questo bel paese, che dovrebbe, a parer mio, volersi un po’ più bene puntando e investendo sempre di più sulla bellezza del territorio e sulla qualità dei propri prodotti.

Oggi con un po’ di nostalgia delle mie estati a Monopoli vi segnalo un olio pugliese di grandissima qualità: L’Olio Intini
E con quest’olio vi propongo una ricetta perfetta per questa stagione invernale, con proteine vegetali, verdura di stagione e pane raffermo, che mi ha ritrovato la mia amica Paola (pugliese, ovvio) su un vecchio libro di cucina, e che io ho riadattato ai “tempi milanesi”, scegliendo legumi surgelati o conservati nei vasetti, invece di quelli secchi.
Questo non vuol dire che voi non possiate usarli secchi, ricordatevi soltanto di dimezzare il peso indicato, metterli a bagno la notte prima e allungare i tempi di cottura fino a tre ore.

Legumi e cime di rapa con Olio Intini 

legumi e cime di rapa con olio intini

Ingredienti
500 gr di cime di rapa, 150 gr di fagioli borlotti, 150 gr di piselli surgelati, 150 gr di cicerchie (se non le trovate potete sostituire con i ceci), uno scalogno, 160 gr di pane raffermo di grane duro, 50 gr di Olio Cima di Mola Intini

Preparazione
In una pentola di coccio, fate rosolare lo scalogno affettato sottile in un po’ d’olio. Unite i legumi, rosolate insieme per qualche minuto e poi aggiungete un litro d’acqua. Portate ad ebollizione e cuocete a fuoco lento per trenta minuti. Nel frattempo mondate la verdura, conservando solo le infiorescenze e le foglioline più tenere, lessatela al dente, scolatela e tenetela da parte. Affettate il pane raffermo e tostatelo in forno per una decina di minuti. Se preferite una zuppa più cremosa, a questo punto passate un quarto dei legumi e poi reincorporate nel coccio. Unite le cime e cuocete ancora qualche minuto. In ogni piatto adagiate una fetta di pane e due mestoli di zuppa di legumi. Ultimate con filo d’olio Cima di Mola Intini, profumato di radicchio e foglie di pomodoro, con spiccate tonalità amare.
Cima di Mola è stato presentato al Salone del Gusto 2012, varietà antica che già nei primi del novecento veniva raccolta a mano e che con il sostegno di Slow Food viene preservata, nonostante le difficoltà di lavorazione.
Buon appetito e un a presto alla Puglia…
ieri sera ho giusto prenotato il volo per giugno, non mi perderò per nulla al mondo il bel matrimonio di due amici di Monopoli…

 

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