Pagnotta lievitata naturalmente e cotta con un forno intelligente

Chi mi conosce sa che sono una testa dura, che sono curiosa e pronta all’azione. Quello che forse non sa, notizia trascurabile dal canto mio, è che non leggo MAI i manuali, mi fanno lo stesso effetto dei tomi della scuola, e m’irrigidisco sola a guardarli. Da pessima studente e ottima autodidatta, ogni volta sperimento direttamente sul campo (rischiando, lo so).
Nella mia cucina da qualche tempo sfoggio un bel forno Miele con introduzione di vapore, il massimo che c’è sul mercato per una panificatrice impazzita come la sottoscritta. Sia chiaro che mi sono messa in gioco con qualsiasi tipo di forno, compreso quello a legna, con il quale mi sono molto divertita (e bruciata i capelli, per quella pessima abitudine di voler guardare dentro), ma questa volta mi sento veramente come una che ha guidato la bicicletta, che è andata a cavallo, ha preso anche la patente per la macchina, con di fronte una Ferrari Testarossa pronta da usare. Ovviamente per superare l’imbarazzo ci ho messo un po’… Certo, avessi letto il manuale, sicuramente meno! (ma prima o poi potrei farlo eh, lo dico per quel sant’uomo del formatore Miele che risponde pazientemente a tutte le mie domande).

pagnotta cotta nel forno Miele

Questa premessa per raccontarvi di uno dei miei ultimi pani

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Taste of Milano: La città comincia a colorarsi di Food

Taste of CibVs

Fin dalla prima edizione, mi sono appassionata a Taste of Milano. Facile, dice chi mi conosce; fanatica come sei di cucina, di eventi food, di prodotti, di territorio in veste enogastronomica, come potrebbe non appassionarti? Nella mia fanatica ingenuità, in fondo vorrei che tutti gli italiani e in questo caso i cittadini milanesi, s’innamorassero di questo mondo, che mentre racconta di sè, racconta di tutti noi.
All’ippodromo di Milano dal 17 al 20 maggio ci saranno gli Chef, i produttori, i blogger, gli appassionati, i mangioni e…

Quest’anno cucinerò anch’io: Nel programma di  Taste of CibVs sarò in coppia con un grande produttore d’olio: Fabio Sidoti
Prodotti Fabio SidotiCon il suo olio strepitoso e il suo paté di pomodori secchi, ho immaginato ciò che mi piace di più: pane, olio e pomodoro. Il pane però l’ho fatto io, e ho cercato nella mia memoria il pane che da bambina a Torino mi mandavano a comprare, il pane siciliano con il cimino. Ho scoperto poi che quel pane siciliano non è esattamente la ricetta siciliana, ma gli assomiglia molto.
Ho ricordato la forma panciuta, il colore dorato e il sesamo che da piccola chiamavo cimino, e che oggi la mia amica Claudia, siciliana vera, me lo ha ricordato.
Ho ricordato la mollica più gialla e quindo ho aggiunto la rimacinata di semola.
Chissà se la mia ricetta si avvicina un pochino a quella autentica? Lo chiederò a parenti ed amici siciliani…

Pane siciliano con il cimino

Tempo preparazione: 3 hours

Tempo cottura: 45 minutes

Tempo totale: 3 hours, 45 minutes

Pane siciliano con il cimino

Ingredienti

  • 300 gr di farina 0
  • 200 gr di semola rimacinata
  • 300 gr di acqua
  • mezzo cubetto di lievito di birra
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di miele
  • acqua e olio per spennellare

Istruzioni

In una ciotola preparare il lievitino: sciogliere il lievito e il cucchiaino di miele in 60 gr di acqua, aggiungere 100 gr di farina 0 e impastare velocemente. Formare una pallina e lasciare lievitare per almeno 30 minuti coperta da un telo umido. Unire in una ciotola più grande la farina e l'acqua restante al lievitino. Cominciare a impastare e appena l'acqua viene assorbita dalla farina aggiungere anche il sale. Formare una bella palla e riporla nella ciotola ancora coperta e lasciare lievitare altri 45 minuti. Riprendere la palla che dovrà essere raddoppiata del suo volume e formare i due filoni panciuti. Riporli in una teglia foderata di carta da forno e spennellare con un'emulsione di acqua e olio. Spargere i semi di sesamo (cimino) e farli attaccare bene all'impasto, senza schiacciarlo. Infornare a 250° per 15 minuti e abbassare a 180° per gli altri 30 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare su una gratella

http://www.paolasucato.it/2012/05/15/taste-of-milano-la-citta-comincia-a-colorarsi-di-food/

Ok, ma abbiamo detto che c’è l’olio e anche i pomodori, che come dice mia figlia Blanca, l’undicenne di casa: “Pane e olio è la cosa più buona che c’è e poi l’estate anche di più se sopra ci schiacci i pomodori…” Allora con Fabio Sidoti e Emanuele Bonati in aiuto per il titolo, abbiamo immaginato i…
Pomodorini tronfi: quando un pomodoro è pieno di sè
Svuotate 6 pomodorini per ogni persona e salvate in una ciotola il liquido e la poca polpa. Aggiungete nella ciotola 2 fette di pane siciliano, 2 acciughine sott’olio e due cucchiai del Patè di pomodori secchi Sidoti Mixate bene e riempite i pomodorini. Decorate con sale aromatizzato al basilico e condite con un filo d’olio extra vergine Sidoti

Pomodorini Tronfi: quando un pomodoro è pieno di sè

Io vi aspetto il 18 maggio alle 12.30 a Taste of Milano 🙂

Food Revolution Day, a Milano e nel mondo

La consapevolezza alimentare, l’educazione alimentare, la possibilità di usare prodotti del territorio e aumentarne la conoscenza, scoprire le tradizioni attraverso le ricette di un luogo  e comunicarle, sono i temi che più animano le food blogger, compresa me.
Attraverso Francesco Iandola ho saputo della Food Revolution Day, l’evento mondiale del 19 maggio immaginato e creato da Jamie Oliver per sensibilizzare le persone sul tema dell’educazione alimentare. Pienamente nello stile Jamie, che ai suoi inizi era riuscito a portare le verdure nelle scuole inglesi, che a quanto pare le vedevano molto poco…

L’idea è quella di coinvolgere persone, strutture, ristoranti, chef, scuole, ma anche semplicemente le famiglie per dedicare un momento d’interesse sul tema.
Ho sempre amato insegnare a cucinare, ma devo dire che mi sono sempre divertita molto di più a insegnare ai bambini. Se riesci a coinvolgerli sono delle vere spugne e ti accorgi che quello che stanno imparando rimarrà indelebile. L’ho sempre vissuto con la consapevolezza che quello che dicevo sarebbe rimasto nelle loro testoline e nelle loro mani per tutta la vita, nella maggior parte dei casi.
L’ho sempre fatto occasionalmente, con gli amici delle mie figlie e con tutti quelli che mi venivano a chiedere di fare una torta, alcuni di questi ormai sono grandi, ma quando m’incontrano mi dicono sempre: “Lo sai che faccio ancora i biscotti…” Oppure incontro i genitori e mi riempiono d’orgoglio dicendomi che i loro ragazzi passati da me ora sono capaci di preparare le tagliatelle per tutta la famiglia.

Da settembre insegno due o tre volte al mese ai bambini dello Showcooking di California Bakery qui a Milano. Con Michela Toni, la responsabile, condividiamo la voglia d’insegnare, l’importanza della scelta d’ingredienti sani e buoni e la consapevolezza di quanto sia importante recuperare il tempo per cucinare con calma e concentrandosi su ciò che si fa, dando la possibilità a ognuno dei nostri allievi dai due anni e mezzo in sù di poter realizzare la propria ricetta dall’inizio, nel suo spazio, con i suoi ingredienti e i suoi strumenti. La soddisfazione è enorme: per grandi e piccoli, ogni volta, è un piccolo sogno realizzato.
Per la mia spesa di casa, cerco di ridurre le quantità e l’impatto ecologico, e aumentare la qualità. Il riso della Riserva San massimo, la frutta, la verdura e il pesce al mercato rionale. Quando invece vado in campagna nelle Langhe, approfitto e faccio scorta di carne, di prodotti dell’orto e di formaggi. Ma è bello sapere che ci sono anche degli chef che adottano le stesse modalità, come Cesare Battisti, che crede fermamente nell’uso dei prodotti del territorio, e nell’avere delle relazioni speciali e dirette con i suoi produttori/fornitori.
La ricetta con cui partecipo al contest lanciato dalla mitica Labna Amore in Cucina, legato a questa giornata sarà ovviamente una ricetta di pane. Per me non c’è niente di più rivoluzionario. La ricetta è quella che faccio quando vado in campagna, appunto nelle Langhe, dai miei amici della Cascina Matiot e dopo aver comprato le farine biologiche e macinate a pietra naturale dagli amici Fulvio e Fausto del Mulino Marino.

Pagnotta rivoluzionaria della notte

Tempo preparazione: 9 hours

Tempo cottura: 35 minutes

Tempo totale: 9 hours, 35 minutes

Pagnotta rivoluzionaria della notte

Ingredienti

  • 500 gr di Farina 0 Biologica macinata a pietra naturale - 300 gr di acqua - 100 gr di pasta madre - un cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di malto o miele

Istruzioni

In una ciotola grande sciogliete il lievito madre e il malto nell'acqua. Aggiungete la farina e cominciate a impastare. Quando la farina sarà ben intrisa, aggiungete il sale e continuate a impastare per 10 minuti, spostando la massa sul piano di lavoro. Avrete una palla ben liscia. Pulite e asciugate la ciotola e rivestitela con un telo di cotone, spargete una manciata di farina e poi riponete la vostra palla con la parte di chiusura in alto. Coprite con un telo molto umido e poi con un altro asciutto, per non far seccare la superficie. Andate a dormire per otto ore. Quando vi svegliate accendete la stufa o il forno, portando la temperatura a 250° (nel caso del forno elettrico aggiungete una teglietta con un pochino d'acqua). Prendete una teglia e rovesciate delicatamente la massa lievitata. Incidete una croce profonda con una lametta da barba o con un coltello molto affilato. Infornate a 250° per 15 minuti e per altri 20 a 200°. Sfornate e raffreddate su una gratella. Aspettate che si raffeddi un po' e fate colazione!

http://www.paolasucato.it/2012/05/10/food-revolution-day-a-milano-e-nel-mondo/

Homemade Bread

Ogni tanto scopro dei video buffi, come più o meno tutti quelli dai 5 anni agli 80, che vivono in rete una loro parte della giornata , per lavoro o per piacere, non stiamo qui a sindacare. Sì perché il prossimo che mi dice sei sempre al computer, lo meno. Sì si, ho detto proprio così: lo meno. Non sopporto più che mi venga detto. Può essere che le persone non capiscano che il video che ho appena fatto con il telefono di me che panifico, o che sono in un bosco, o che sto ascoltando cose interessanti, poi lo posso caricare direttamente in rete e magari il “computer” non lo accendo neanche?!
Vabbè prima o poi ci arriveremo tutti, probabilmente reagivo così anch’io qualche anno fa.
Torniamo a bomba: il video che ho trovato oggi. Ho banalmente cercato “Pane fatto in casa” in un sito e guardate cosa ho trovato…
Quasi quasi li mando a guardare questo video tutti quelli che mi chiedono: Ma come si fa il pane in casa?

Pane alle nocciole con tomino di Langa e asparagi

Sto cercando di ricordare se ho mai partecipato ad un contest. No, mi sembra proprio di no. Cucino tanto, spesso scrivo e racconto le mie ricette, ma non mi è mai scattata la molla per la competizione tra gli ingredienti. Però mi piace un sacco leggere degli altri che partecipano ai contest. Mi piace perché si scatenano la fantasia e la voglia di comunicare il proprio modo di creare. A Moscato & Salato ho detto sì per le persone coinvolte, di cui molti amici: Francesca Martinengo che delle nostre storie ha scritto un libro “Fornelli in rete” edito da Malvarosa Edizioni e in uscita a maggio, e poi Terre da Vino, la realtà di un’azienda a Barolo che mi ha colpito da subito. Una cantina così bella da farci dentro le mostre fotografiche, con vini ottimi e persone illuminate. Il loro blog lestellesincontrano.it è stata un’idea nata dalla voglia di creare una piattaforma che desse a voce agli chef e desse la possibilità alle blogger di conoscerli da un punto di vista diverso, più intimo e ricco.

Lo sapete, la mia cucina è semplice e il pane la fa da padrona, quindi è ovvio che anche questa volta ho messo in gioco le farine.
Nelle Langhe le nocciole sono totali protagoniste e storicamente, dove non c’erano viti, c’erano noccioli. Nella cucina regionale sono presenti  nelle creme, nei dolci, nei biscotti, nelle mostarde, nel cioccolato e potrei andare avanti ancora un po’. Ma si faceva anche il pane e e i gusci delle nocciole erano anche un ottimo combustibile per i forni dove si cuoceva il pane.
In primavera è bene finire la frutta secca di casa, quindi ho messo al lavoro mio fratello Nicola che passava per un saluto e mi sono fatta sbucciare le nocciole rimaste in dispensa.

Ingredienti
Farina 0 300 gr
Farina integrale 200 gr
Pasta madre 150 gr rinfrescata da qualche ora
Lievito di birra 5 grammi
Acqua 250 gr
Latte 100 gr
Nocciole sgusciate 100 gr
Sale un cucchiaino
Malto o miele un cucchiaio
Acqua e olio per spennellare

 

Preparazione
In una ciotola capiente sciogliete i lieviti e il miele nell’acqua e nel latte. Aggiungete le farine e mescolare bene con la farina, lasciando il tempo di assorbirsi bene. Unite il sale, metà quantità di nocciole ridotte a farine a e l’altra metà tritata grossolanamente. Spostate la massa in un piano di lavoro e impastate bene tirando e riavvolgendo l’impasto. Quando avrete una bella palla liscia, riponetela nella ciotola e copritela con un telo bagnato. Lasciate lievitare tre ore.

Riprendete l’l’impasto, sgonfiatelo un pochino e crate la vostra forma. Incidetela con una lametta da barba per non strappare l’impasto. Spennellate con un’emulsione di 2 cucchiai di acqua e olio e lasciatela lievitare altre 2 ore su una teglia rivestita di carta da forno. Infornate a 250° (forno a temperatura) per 15 minuti, poi abbassate per a 180°/200° per altri 20 minuti. Sfornate e fate raffreddare su una gratella.

Per gustare questo pane con il Moscato La bella Estate , ho tostato due fette di pane (il profumo che si scatena è pazzesco) grigliato leggermente un tomino di Langa e  scottato qualche asparagio. Mi sono concessa anche un pizzico di sale al tartufo per rimanere sul territorio 😉
Se volete curiosare tra le altre meravigliose ricette, eccovi i link:
L’appetitovienleggendo, fiordifrolla, peperoniepatate, scorzadarancia, verdecardamomo, traveltotaste, shakeandbake, dolciagogo, ecocucina, ticucinocosi, cookingplanner, streghettaincucina, untoccodizenzero, mytasteforfood, lacuochinasopraffina, symposionfoodies, gattoghiotto, profumincucina, pentoledicristallo, latartemaison, spadelliamoinsieme, laromadelcaffe, fiordivanilla, corradot, simonaskitchen, io…così come sono.., ilcucchiaiodoro, singerfood, paneburroemarmellata, julskitchen, nelpaesedellelavastoviglie, diariodiunapassione cucinasenzasenza.com