Adotta uno chef e poi raccontaci

Hai ragione Giorgia è roba vecchia. In effetti sono abbastanza in fissa con la storia dell’adotta: guarda, ne scrivevo già qualche anno fa su donnamoderna.com, me lo hai giusto ricordato.

Storia vecchia e utile, per me. Soprattutto quando le parti coinvolte sono persone di valore e con passioni che possono collimare. Credo fortemente nello scambio che ci potrà essere, perché adottare in fondo, vuol dire crescere e far crescere.
In questo caso la relazione tra chef e foodblogger, potrà raccontare anche un territorio e i suoi prodotti.
Credo che tu condivida con me l’amore per l’Italia e per la sua bellezza e che tu capisca di quanto bisogno ci sia di raccontarla. Ma hai ragione, non l’ho spiegato abbastanza.

L’idea “Adotta uno chef” è nata intorno a un tavolo, parlando con un foodblogger (maschio, non è un errore eh) mentre scoprivamo chef meno noti e decisamente apprezzabili ad una bella manifestazione. Quanti chef capaci, quanti foodblogger in Italia. Facile per quelli che vivono a Milano e Roma, che sono spesso ospiti ad eventi e inaugurazioni, ma non per gli altri. Sarebbe bello farli incontrare…
Ecco da lì è partita l’idea che poi ho girato a Chic, che ha potuto svilupparla e diffonderla. Continua a leggere

Per tutti i gusti con l’Emilia Romagna

26 marzo
L’altra sera un amico mi ha raccontato della sua Pasqua e del fatto che da oggi per otto giorni non consumerà lievitati. Rimanderemo il corso di pane, ma abbiamo fatto un patto: i racconti e le ricette della sua famiglia in cambio di pasta madre, e dei  consigli su farine e pane. Una mamma libica e le tradizioni sefardite destano tutta la mia attenzione, ovvio.
Ma oggi, raggiungendo l’evento Per tutti i gusti, organizzato Carlo Vischi al Ristorante il Canneto dello Sheraton Malpensa, con i produttori e gli chef dell’Emilia Romagna, coincidenza vuole, che lo chef Giovanna Guidetti dell’Osteria della Fefa di Finale Emilia, inizi a raccontare della storia di Finale Emilia. Di qualche secolo fa e dell’arrivo degli ebrei sefarditi, scacciati dalla Spagna nel 1550 e  che avevan creato una fiorente comunità, ridando slancio al commercio e portando con sé tradizioni e ricette.
torta degli ebreiUna di queste è quella che ci fa assaggiare durante lo showcooking: “La torta degli ebrei”, una sfoglia leggerissima farcita di parmigiano, di cui ho trovato un vecchio post in rete.
Giovanna Guidetti ha viaggiato e ha cambiato vita, ed è tornata a Finale, ricca delle sue esperienze, e sempre capace di cercare nelle sue origini e riproporle con la giusta innovazione. Come non ricordarmi la presentazione di Massimo Bottura a Identità Golose 2013. Continua a leggere

“Aggiungi un pasto a tavola” I mercati coperti di Milano ospitano la grande cucina d’autore

Anche ieri mattina sono andata al mercato, come spesso succede, il martedì in via Eustachi e il sabato mattina in Via Benedetto Marcello,  quando ho più tempo, con qualche amico, vado ai mercati generali dove di solito mi diverto un sacco. Mi piace il mercato, è umano.
Alla mattina presto il mercato è frizzante, piacevolmente rumoroso: sulle bancarelle del pesce spaccano il ghiaccio che farà da base, in quelle della verdura si continuano a sistemare le cassette all’infinito e si comincia a urlare, per scaldare l’aria.
Il tempo non è un problema, se ci vai spesso e sai cosa vuoi, ci metti poco. In alcuni casi puoi anche farti fare la consegna a casa e scappare al lavoro. Se hai tempo, puoi sciogliere i pensieri e le parole e osservare la vita che ti succede intorno. Chi vende e chi compra, chi passeggia e chi accompagna, tutti coinvolti come attori e figuranti di un film. Compro la frutta e la verdura di stagione, il pesce fresco del nostro mare e qualche volta del baccalà, poi le olive e la frutta secca.

Ieri mi sono fatta bastare qualche etto di alici: ho speso due euro e mezzo, la sera le ho pulite, deliscate e impanate, per un secondo che piace sempre a tutti. Ho speso di frutta e verdura 28 euro, ma in primavera fa gola, ed è un po’ più cara: piselli, fragole, fave, e le zucchine e i pomodori che non tocco da ottobre…
Vi racconto dei miei momenti al mercato e vorrei invitarvi per un’iniziativa che mi sta molto a cuore:

Aggiungi un pasto a tavola : Cinque mercati coperti, cinque grandi chef di Milano e cinque bollini per scoprire un menù sano, di stagione per sé e per le persone in difficoltà. l’iniziativa ideata del Comune di Milano in collaborazione con Identità Golose che il 19, 20 e 21 aprile proporrà ai cittadini, la scoperta di un menù di qualità, all’insegna della solidarietà, per quattro persone a circa 20 euro ideato con prodotti di stagione in vendita al mercato.
Aggiungendo un euro a ogni acquisto effettuato, potrete ricevere in cambio un bollino da applicare su un’apposita scheda ricevuta all’ingresso. Al raggiungimento di 5 bollini riceverete, presso il banchetto gestito dai volontari allestito all’interno di ogni mercato, una shopping bag in cotone con il logo del Comune di Milano con all’interno il ricettario, utile per realizzare i menu proposti dagli chef, oltre a una ristampa del primo numero della rivista “La Cucina Italiana”.
A fine giornata i bollini raccolti dai volontari si trasformeranno in prodotti alimentari da
destinare ai cittadini in difficoltà. A farsi carico della raccolta alimentare saranno diverse realtà cittadine attive nel terzo settore e alcune mense per adulti in difficoltà. “Aggiungi un pasto a tavola” è il primo di una serie di appuntamenti che si riproporrà a ogni cambio di stagione per diffondere il più possibile i principi di una sana e corretta alimentazione a dimostrazione che si può mangiare bene spendendo il giusto, utilizzando prodotti freschi di stagione.
I mercati coinvolti sono stati idealmente “adottati” da cinque protagonisti della
scena gastronomica milanese : Aimo e Nadia Moroni – Mercato Wagner;
Davide Oldani – Mercato Ticinese in piazza XXIV Maggio; Viviana Varese
Mercato Morsenchio di Largo Guerrieri Gonzaga; Pietro Leemann – Mercato
Ca’ Granda di via Moncalieri e Carlo Cracco – Mercato Prealpi.

Vorrei fare come quei ragazzi al mercati che strillano per attirare l’attenzione: “Signo’!! Vieni signo! Pesce freeeesco!

Non mancate, questa iniziativa è dalla città per la città.