#AlbeinMalga, esperienze reali in Trentino

“Vieni in malga a imparare come si mungono le mucche e come si prepara il formaggio?”
Il nome dell’iniziativa è Albe in Malga, come negarsi a un invito di questo tipo… c’è tutto: il panorama mozzafiato, la passeggiata per arrivare in quota, il contatto con la natura e la possibilità reale d’imparare qualcosa da persone che quotidianamente compiono gesti preziosi, da comunicare e tramandare.

Sono fermamente convinta che le migliori vacanze siano quelle dove s’impara qualcosa di nuovo e quelle in cui s’incontrano persone speciali: i ricordi diventano automaticamente immagini indelebili e i gesti appresi ti accompagnano per tutta la vita…
Ecco perché è importante scegliere una meta che permetta queste esperienze, soprattutto con i bambini, che con la loro curiosità immagazzinano tutto e se lo portano dietro per un’intera vita.
Ho avuto la fortuna di andare in montagna da piccola con uno zio che mi ha trasmesso tutta la sua passione per le vette e per le passeggiate, con lui ho scoperto il latte appena munto sugli alpeggi, ho imparato a riconoscere i funghi e a raccogliere i mirtilli nel bosco… Mi sembra ieri, e invece, sono passati più di trent’anni!

Quindi qualche giorno fa sono partita per la Val di Fassa, con Francesca e Pietro di Singerfood e sono arrivata a Canazei. Pietro guidava e io scrivevo ancora oroscopi. Ho alzato gli occhi e ho rivisto le montagne.
In compagnia di Francesca de La Strada dei Formaggi, che è parte dell’organizzazione di questa bella manifestazione che coinvolge le malghe in Trentino, e con il fotografo Daniele Lira mi sono avventurata sotto la pioggia e con il mio zaino troppo pesante per raggiungere il Rifugio Contrin a 2016 metri sul livello del mare.

Da brava milanese, con computer e varie attrezzature al seguito, me lo sono dimenticata, ma a voi ricordo che in montagna si deve per forza andar leggeri e con il minimo indispensabile. Indispensabile vuol dire che ci devono essere i fondamentali e che, su queste altezze, è facile il cambio drastico di temperature e clima nel giro di pochi minuti, quindi è d’obbligo il giubbottino antivento e impermeabile, le scarpette tecniche e la crema solare con protezione alta.

Con la fortuna che mi ritrovo, a metà strada ha smesso di piovere e ho incontrato il figlio del malgaro che mi ha alleggerito del peso, portando con la jeep il mio zaino al rifugio. Quindi ho ripreso la camminata con tutta la mia agilità per camminare e fermarmi ogni tre secondi a fotografare le cime e le mucche che incontravo. Ho scoperto così che le mucche possono rimanere serenamente fuori tutta la notte e che poi rientrano al mattino in stalla per farsi mungere, e se hanno i vitellini, se li portano bellamente in giro per gli alpeggi.
Ho ritrovato la bellezza e i profumi del bosco ancora umido dopo la pioggia, la luce del tramonto sulle rocce. E in fondo ti accorgi che finché non ci ritorni, non sai quanto ti è mancato.

Siamo arrivati al rifugio in tempo per la cena: Andrea e suo papà mi hanno mi hanno “resuscitato” con orzotto con le verdure, braciola con il purè e l’immancabile e buonissimo strudel. Con noi anche il resto del gruppo di #albeinmalga, in arrivo da Bologna, Modena, Brescia, ma tutti con un’unica mission: vivere la montagna da vicino. Insieme agli adulti anche dei bimbi simpaticissimi e curiosi che hanno rallegrato l’intero gruppo. Vi faccio l’esempio di Tommaso, amante della montagna e degli animali, che avrà avuto al massimo 7 anni, super attento, che non stava mai fermo ed era pronto ad ogni mossa. Questa vacanza è stata il suo regalo di compleanno, e vi assicuro che se l’è goduto tantissimo!

Poi piombare in un sonno profondo alle undici di sera, io che spesso in città faccio le due, ma è stato facile con la stanchezza dei giusti dopo la passeggiata. La finestra è leggermente aperta e lo scroscìo della fontana è una perfetta ninna nanna.

Rifugio Contrin

Rifugio Contrin

La sveglia suona alle 04.50, ma io sono sveglia già da qualche minuto. Una colazione veloce al rifugio e in dieci minuti raggiungiamo la Malga Contrin dove ci attende la famiglia Haselrieder: il nonno Konrad è veramente come il nonno che ci si aspetta, quello di Heidi e di Peter, nei modi e nelle parole. Poi c’è il figlio con la moglie e i tre figli, ma non mancano la nonna, una cuginetta e un amico del nipote. Queste realtà possono sopravvivere solo così: con una famiglia che se ne occupa e che ci trascorre l’estate. Konrad vive nelle malghe in estate da trent’anni e da più o meno venti viene qui alla Malga Contrin. I ragazzi hanno i sorrisi di chi sta bene e lo sguardo di chi si è già preso la giusta responsabilità.

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Insieme andiamo a recuperare le mucche e le riportamo in stalla, scopriamo come si munge e come si accudiscono le mucche. Poi le mucche, una volta munte, ripartono per gli alpeggi.

Noi seguiamo Konrad e i ragazzi che si apprestano a preparare il burro e il formaggio.

Prima sciacquano le forme del giorno prima in acqua e sale, che erano rimaste nella pressa, e le portano in cantina. Poi raccolgono la panna per affioramento, nel latte munto la sera prima e lo mettono nella centrifuga.

 

 

preparare il burro di malgaQuello che rimane dopo che il burro si è formato si chiama latticello ed è ottimo da bere: sapore di yogurt e di fermenti, non a caso si usa anche come aggiunta prima del caglio per dare sapore al formaggio.
Per fare il formaggio si porta il latte prima alla temperatura di 70° con un sistema a caldaia alimentata a legna, poi lo si lascia raffreddare fino a 39°, si aggiunge la flora batterica (o il latticello), il caglio, e si aspetta fino a quando toccando con un dito, la massa non si frantumerà nettamente.

 

 

 

 

A questo punto Konrad raccoglie la massa cagliata con le braccia e lo infila nei cerchi appositi. Perderà il siero ed andrà poi nella pressa… Con il siero della cagliata invece si prepara la ricotta. Mi sono ripromessa di riprovare a casa. So che posso farcela 😉

 

 

torte alla Malga ContrinCi aspetta una colazione meravigliosa nella malga: pane fresco, burro appena preparato, lo yogurt, le torte e le marmellate fatte in casa. Siamo affamati di cose buone, non c’è dubbio.

 

Ora di ripartire, un gruppo resta alla malga e il mio riparte con le guide che ci accompagnano in escursione sul Passo di San Nicolò sino alla Piana del Ciampac… Un panorama mozzafiato descritto perfettamente e che ti fa sentire un po’ sopra il mondo.

Non si può mancare un’esperienza del genere, e la consiglio a piccoli e adulti, per sentirsi parte di un mondo fatto di tradizioni e di natura. Qui sotto troverete le prossime date e le info per prenotare.
Se volete vedere le tante foto che ho scattato andate sul set #AlbeinMalga di Flickr, altrimenti potete curiosare nel mio Storify #AlbeinMalga E buona Malga a tutti!

Sabato 10 agosto – Malga Preghena di sotto – Val di Non
Info e prenotazioni: Apt Val di Non – Tel. 0463 830133 – info@visitvaldinon.it


Sabato 10 agosto – Malga Juribello – Primiero

Info e prenotazioni: ApT San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi – Tel. 0439 768867 – info@sanmartino.com

Sabato 17 agosto – Malga Fossernica – Primiero
Info e prenotazioni: ApT San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi – Ufficio di Fiera di Primiero – Tel. 0439 62407 – infoprimiero@sanmartino.com

Sabato 17 agosto – Malga Tovre – Altopiano della Paganella
Info e prenotazioni: ApT Dolomiti Paganella – Tel. 0461 586924 – infomolveno@visitdolomitipaganella.it

Sabato 24 agosto – Malga Sadole – Val di Fiemme

Info e prenotazioni: ApT Val di Fiemme – Tel. 0462 241111 – info@visitfiemme.it

Sabato 31 agosto – Malga Stablasolo – Val di Sole
Info e prenotazioni: ApT Val di Sole – Tel. 0463 901280 – info@valdisole.net

4 pensieri su “#AlbeinMalga, esperienze reali in Trentino

  1. Ciao Blogger. Che bello rivivere attraverso le tue righe quelle poche ma intense ore vissute, non semplicemente trascorse, insieme…
    Sono la mamma di Tommaso che ti scrive e con piacere ho letto che hai citato anche Tommaso nella descrizione dell’esperienza. Ho curiosato un po’ nel tuo blog e ho visto che condividiamo diverse cose, come la necessità di vivere esperienze, emozioni e sapori autentici, l’Amore per la montagna e per il cibo, con il suo linguaggio sensoriale, la sua infinita capacità comunicativa e tanto altro…. Mi piacerebbe incontrarci nuovamente, perché no? Continua così. Ad appassionarti per le cose autentiche, per la vita… Ti abbracciamo.

    Tommaso e mamma

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