Pasta con le sarde, la ricetta di famiglia

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Sono tornata in Sicilia dopo venticinque anni e non mi è parso vero che fosse passato così tanto tempo, ancor più considerando che sono di origine siciliana per tre quarti (un quarto è istriano, ma la storia è complicata, magari un giorno ve la racconterò).

Parto all’alba con un ottimo panettone da regalare al cugino Pippo, che non ho mai conosciuto di persona, poiché ci siamo ritrovati da omonimi e foodies su FB, e solo dopo abbiamo capito che cugini lo eravamo davvero. Lui è diventata la mia fonte sull’enogastronomia siciliana e sui prodotti ne sa a pacchi, perché visita le aziende, è curioso, mette le mani in pasta, ma anche in terra per coltivare i pomodorini. È lui che spesso mi conferma dei miei ricordi infantili in cucina e mi riporta alla memoria “magiche” immagini, tipo le zie che urlano in dialetto strettissimo, mentre cucinano cose buonissime, ma soprattutto per chiamare a tavola. Scendo dall’aereo spiegando al personale di bordo che sì, la stagione del panettone si è molto estesa, per la felicità dei golosi e degli appassionati.

Ancora caldo, è fine agosto e l’occasione è molto ghiotta: il Cous Cous Festival a San Vito Lo Capo. Sonia Peronaci e Filippo La Mantia avrebbero cucinato con il Triplo Concentrato Mutti. Con me anche Lisa Casali e Paolo Pojano per parlare dell’uso di questo prodotto versatile. La mia cucina è stagionale, di conseguenza voto a favore delle conserve, nel caso del pomodoro, smetto di comprare il fresco a ottobre e ricomincio a marzo. Durante l’inverno sfrutto le passate, i pomodori pelati e appunto il concentrato.

Ho iniziato ad aiutare in cucina a sei anni, quindi facevo tutto tranne stare ai fuochi,  la pasta con le sarde me la ricordavo abbastanza bene, ma ho preferito chiedere a Pippo.
in alcune ricette che ho letto non c’è il pomodoro, ma lo zafferano, io ho preferito rispettare i miei ricordi. Sia nella pasta con le sarde che in quella con il nero di seppie si spremeva il tubetto, che per me a quell’età era divertente. (Ammetto anche di essermi ciucciata di nascosto, un bel po’ di tubetti di latte condensato negli anni ’70).

Ingredienti

400 gr di bucatini
550 gr di sarde freschissime
400 gr di finocchietto
2 cipollotti
100 gr di triplo concentrato Mutti
50 gr di uva sultanina
50 gr di pinoli
4/5 acciughe sott’olio (a piacere, e da sciogliere con il cipollotto, io preferisco sentire la sarda fresca, senza dopparla 😉
100 gr di pangrattato
olio evo q.b.
sale, pepe

Preparazione
Mondare il finocchietto, togliendo le parti più dure, poi bollire per 15 minuti in abbondante acqua salata, che non dovrete buttare, ma tenere per per la cottura della pasta che s’insaporirà del finocchietto appena cotto.

In tegame capiente, fare appassire i cipollotti affettati sottilmente, Aggiungete le sarde pulite e deliscate, a fatele cuocere qualche minuto.
In un padellino, fate tostare leggermente i pinoli e se occorre, mettete a mollo l’uva sultanina per una ventina di minuti in un bicchiere d’acqua (anche quella della pasta intiepidita andrà bene).
Sciogliete il triplo concentrato Mutti in 200 gr di acqua, poi aggiungetelo nel tegame con le sarde, insieme a uva sultanina e pinoli. Correggete di sale e fate cuocere 20 minuti.
Buttate la pasta nell’acqua di cottura del finocchietto.

Mentre la pasta cuoce, nello stesso padellino dei pinoli, tostate il pangrattato con due cucchiai di olio e levatelo appena sarà ben dorato. Versatelo in una coppetta a parte che porterete a tavola. Ogni commensale lo distribuirà sulla pasta a suo piacimento, come se fosse del formaggio grattugiato. Scolate la pasta e fatela saltare nel sugo e gustatevela.

Confesso: l’ho cucinata l’altro giorno verso le 10.30 e non avevo fatto colazione, quindo ho leggermente anticipato il pranzo 😉

Ci tengo a confermare il fatto che Pippo Sucato ha fatto tutto il possibile per farmi ingrassare qualche etto, portandomi in posti dove ho mangiato benissimo e tantissimo. L’ospitalità siciliana, non si discute.

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5 pensieri su “Pasta con le sarde, la ricetta di famiglia

  1. Ciao Paola, ci piace davvero molto il tuo scatto della pasta con le sarde e ci piacerebbe pubblicarlo sulla nostra pagina Facebook (facebook.com/muttipomodoro) e/o sul nostro profilo Instagram (@Mutti_pomodoro). Che ne pensi? Se ci autorizzi ad utilizzarlo ti preghiamo di compilare questo form: http://bit.ly/2conhJm. Ancora Grazie per essere stata con noi a Cous Cous Fest. A presto!

  2. proporre passata e concentrato di pomodoro Mutti per la pasta con le sarde in Sicilia é come quella che in televisione proponeva il parmigiano sulle pizze napoletane a Napoli.

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