Arrivare alle Lofoten

Finalmente arrivati, finalmente connessi. Partiti alle 11.20 da Milano, tappa a Copenaghen, dove avrei comprato dalla tazza di design che non ti scotta le dita, alle porcellane, alle calze alla Pippi calzelunghe.
Poi Oslo, poi Bodo con qualche trambusto di volo,e infine partamo alla volta di Svolvaer in mezzo a una bella tempesta di neve. A questo punto sono le 20.30 e buona parte del gruppo comincia ad accusare una leggera stanchezza. La hostess ci sorprende con una nuova destinazione: Leknes, causa troppo vento e furia per atterrare a Svolvaer. Realizziamo che per raggiungere Svolvaer ci vorrà un’altra oretta di bus. Balliamo un po’ come sulle montagne russe e poi atterriamo. Neve, vento che ti porta via, e montagne e mare. Tutto insieme: bellissimo.
Prendiamo il pulmann e arriviamo a destinazione. Sono le 23 e 30, ma l’umore è alto e la fame è profonda. Ci accoglie Anne-Grete, il tepore e la buona cucina:

Stoccafissouna zuppettina calda, salmone con un insalatina mista con germogli e frutti rossi deliziosa, e il tanto atteso stoccafisso con le patate al prezzemolo, le carote e una salsina delicata. Caffè, acquavite e poi nanna nelle nostre casette praticamente tra neve e acqua. Non vedo l’ora di vedere la luce, ma sono troppo stanca per fare l’alba. Buonanotte. Domani si va a pesca di merluzzi, non son cose che capitano tutti i giorni.

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