Adotta uno chef e poi raccontaci

Hai ragione Giorgia è roba vecchia. In effetti sono abbastanza in fissa con la storia dell’adotta: guarda, ne scrivevo già qualche anno fa su donnamoderna.com, me lo hai giusto ricordato.

Storia vecchia e utile, per me. Soprattutto quando le parti coinvolte sono persone di valore e con passioni che possono collimare. Credo fortemente nello scambio che ci potrà essere, perché adottare in fondo, vuol dire crescere e far crescere.
In questo caso la relazione tra chef e foodblogger, potrà raccontare anche un territorio e i suoi prodotti.
Credo che tu condivida con me l’amore per l’Italia e per la sua bellezza e che tu capisca di quanto bisogno ci sia di raccontarla. Ma hai ragione, non l’ho spiegato abbastanza.

L’idea “Adotta uno chef” è nata intorno a un tavolo, parlando con un foodblogger (maschio, non è un errore eh) mentre scoprivamo chef meno noti e decisamente apprezzabili ad una bella manifestazione. Quanti chef capaci, quanti foodblogger in Italia. Facile per quelli che vivono a Milano e Roma, che sono spesso ospiti ad eventi e inaugurazioni, ma non per gli altri. Sarebbe bello farli incontrare…
Ecco da lì è partita l’idea che poi ho girato a Chic, che ha potuto svilupparla e diffonderla. Continua a leggere

AlbaCamp in Langhe e Roero

Da quando ho 17 anni sono sempre andata in giro. Sono nata a Torino per sbaglio, da mamma siciliana e da papà nato per sbaglio a Milano. Poi mia mamma si è risposata ed è andata a vivere nelle Langhe, dove nella mia rocambolesca adolescenza ho anche vissuto per qualche mese. Mi stava stretta la mentalità, ma le vigne e la terra mi stavano giuste. Nonna Maria, acquisita dal patrigno, è stata una dolcissima narratrice dei luoghi e delle tradizioni. Fumava la pipa nella vigna, aveva il regolamentare fazzoletto in testa da nonna di paese, ma il suo cuore era rivoluzionario. In un momento della mia vita in cui tutti mi davano addosso, sapere che a lei andassi a genio mi faceva stare bene.
Mi preparava la maionese nella stessa tazza di sempre e con il cucchiaio di sempre, perché sosteneva che altrimenti le impazziva. Si faceva aiutare per i bagnèt verd e rosso (non so come si dice rosso in piemontese, ma sospetto che sia come per broccoli in inglese).
Certo che lo amo questo territorio, ma amo anche il trentino, la Puglia e la Sicilia. Amo l’Italia e amo viaggiare. Non importa quanti chilometri percorro, ma quanto posso legarmi al luogo in questione e conoscere le persone. Praticamente ero una blogger prima di essere una blogger, perché poi tornavo a casa e raccontavo a tutti. No, non facevo vedere sempre le diapositive, solo qualche volta, come ho ammesso con la mia amica Mafe De Baggis che non ci crede.
E comunque sono sempre più legata alle colline: amici, parenti, clienti, chef, mugnai, produttori di vino piccoli e grandi…
E domani sarà un gran bel giorno. Alba sarà invasa dai blogger in arrivo da tutta Italia e io mi occuperò di moderare #AlbaCamp. Ognuno dirà la sua sul territorio e sul legame con il web. Il programma è intenso e i partecipanti tantissimi. Sarà una festa, e un’occasione per conoscere e per conoscerci. Io non vedo l’ora che sia domani, (magari prima di dormire pregherò un pochino per un tempo clemente). Tutto ciò non sarebbe stato possibile, senza il sostegno incredibile del territorio. Un grazie grande quanto una collina va a tutti i ragazzi dell’Ente del Turismo Langhe e Roero Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile…

Se volete più informazioni collegatevi alla pagina wiki dell’AlbaCamp

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p.s.
Portatevi le scarpette per la #Stilettinpiazza (nonsaicos’èla stilettoacademy ??)